Venerdì 24 febbraio 2017, ore 21,15 - 23,00 - Via Panama 48, Roma
Discussant:
GIUSEPPE MARTINI
“…Il paziente ingrato può farci confrontare sia con la rabbia che con l’odio. La rabbia può forse essere più facile da tollerare dell’odio. La rabbia può essere il risultato di una frustrazione narcisistica e può essere mobilitata da qualsiasi oggetto esterno in un ambiente frustrante. L’odio invece richiede una rappresentazione di oggetto interno. L’odio implica sia trattenere un oggetto interno in una modalità che non prevede il perdono, sia ospitare un desiderio di vendetta. Mentre la rabbia cerca di rimuovere l’oggetto, l’odio forgia un indistruttibile legame tra oggetto e sé...” (Glen O. Gabbard, “The Plasures of Hatred”)